♠ in
affitti,
blocco degli sfratti,
case sfitte,
diritto alla casa,
edilizia popolare,
esproprio,
giornata nazionale,
licenziamenti,
presidio,
sfratti,
Unione Inquilini at 03:28
Il Partito Comunista dei Lavoratori aderisce ed invita a partecipare alla alla IX giornata nazionale “Sfratti zero” organizzata dall' "Unione Inquilini", con presidi in diverse città.A Bologna appuntamento in piazza re Enzo ore 10 - sabato 10 ottobre
Giustamente l’Unione Inquilini ci ricorda come la negazione sostanziale del diritto alla casa sia un problema strutturale nella maggior parte delle città italiane. In tempi normali per le lavoratrici e i lavoratori il diritto ad un'abitazione dignitosa rimane precario e la sua esigibilità incerta.
Ma questi non sono tempi “normali”. La crisi economica che si intreccia con quella pandemica colpisce tutta la società, ma non in modo uguale. Sono già centinaia di migliaia i posti di lavoro persi con il mancato rinnovo dei contratti precari, con la chiusura di decine di migliaia di piccole attività, con la crisi dei lavori stagionali e intermittenti.
Il blocco dei licenziamenti ha solo rimandato l'esplosione del dramma occupazionale ma già Bonomi, capo di Confindustria, annuncia la necessità del licenziamento di più di un milione di lavoratrici e lavoratori e chiede pertanto la più ampia libertà e potere dispotico nel rapporto di lavoro tra padronato e classe lavoratrice.
La perdita del lavoro per le proletarie e i proletari costituisce un evento catastrofico che trascina con se gli aspetti essenziali delle condizioni di vita, proprie e delle proprie famiglie. La possibile perdita della casa è tra i principali.
Mentre i capitalisti e speculatori immobiliari trascorrevano il lockdown in ville munite di parchi, i proletari erano costretti a rimanere rinchiusi in appartamenti ammassati in condomini senza sapere neppure se avrebbero potuto permettersi di continuare a pagarli.
Oggi, con la perdita del posto di lavoro o con la forte riduzione del proprio reddito (cassa integrazione all’80% del salario e per giunta erogata con inaccettabile ritardo) quella paura diventa purtroppo una drammatica realtà e così fioccano gli sfratti.
Basta! Basta con questa guerra alle lavoratrici e ai lavoratori che fanno tutto per avere sempre meno, neanche una casa dignitosa.
Costruiamo anche su questo terreno il più ampio fronte unico della classe lavoratrice. Diamo forza alle mobilitazioni che si oppongono agli sfratti come a tutti gli attacchi alle condizioni di vita essenziali di milioni di proletari, come la scuola, la sanità e il lavoro.
Troppe case senza gente e troppa gente senza casa!
Rivendichiamo:
Blocco a tempo indeterminato degli sfratti (nessuno deve essere più gettato per strada dalla violenza borghese).
Censimento e riutilizzo di tutte le case sfitte.
Esproprio senza indennizzo dei grandi patrimoni immobiliari di banche e clero;
Introduzione di una legge per calmierare il mercato dei fitti
Per un piano nazionale di edilizia popolare.
Partito Comunista dei Lavoratori